Buongiorno e ben
trovati!...Ecco qua , ci risiamo, ottobre è alle porte e non riesco ancora a
liberarmi di quell’ansia che mi attanagliava, quando a settembre con i miei diciassette anni ed i miei sessantacinque
chili di allegria, varcavo la soglia
della mia classe ripresentandomi a
scuola,( ma ai tempi si trattava delle scuole superiori, ora dell’università,
all’epoca ero adolescente, ora più che adulta!) pronta per un nuovo anno
scolastico, che di buono preannunciava veramente poco!... No, scherzo, sono sempre stata una studentessa
modello, tranne in matematica, quando il professore di turno rimaneva sbalordito
nello scoprire il cervello più restìo del mondo ad elaborare numeri, equazioni,
espressioni e quant’altro! (mia cara cugina che ti prodigavi nell’impartirmi
estenuanti ore di ripetizioni spinta solo dal bene che ci lega, ricorda: la tua
santificazione è prossima) ... Ma quando prendevo in mano una matita, o ancor
meglio una semplice “bic”, il mio
“strumento” da disegno preferito, allora
sì che l’insegnante, (sempre di turno) si apriva in un sorriso facendomi
dimenticare la pessima figura fatta nell’ora precedente!
E questo mi succedeva già in tenera età, negli
anni dell’asilo, quando suor Zelinda, sì , si chiamava proprio così, andava di
classe in classe mostrando i miei disegni che ritraevano giovani e
fascinosissime donne con capelli “stile principessa Rapunzel”, che si portavano
beatamente a spasso un bel topo legato ad un
guinzaglio, questo andava dignitosamente a sostituire il solito
cagnolino, che nella mia testa, già
abbastanza contorta, era troppo scontato e banale! Per ovvie ragioni la mia
cara suor Zelinda, (pace all’anima sua) era così a sua volta “intrigata” da
questa strana ragazzina, cioè me, che con dovizia di particolari, (e devo dire
modestamente ben disegnati per essere
una bambina di tre anni), ritraeva in maniera ossessiva, con variazioni sul
tema, topi al guinzaglio. Ma non
immaginatevi i topini carini di Cenerentola, ( e dalle cò ste principesse! Scusate
ma ho quattro nipotine!), piuttosto delle vere e proprie pantegane che trotterellavano con attaccato al collare
un bel sonaglino: un incubo insomma!
Scusate questa divagazione, ma sono così affezionata a questi miei giovani exploit, che un giorno di questi li scannerizzerò e ve li mostrerò. (eh no che non voglio risparmiarvi!) Comunque tutto questo serviva solo come scusante per sfogarmi un po’ con voi, perché ieri non è stata una giornata tanto semplice per me, (ad onor del vero, nessuno degli anni universitari lo è stato), quando anni fa decisi di riscrivermi nuovamente all’università non immaginavo sarebbe stata così dura, ora che è quasi finito tutto e la laurea è alle porte ( speriamo!) anche la mia pazienza, la mia forza l’entusiasmo ed il coraggio sono arrivati al capolinea! Se Celeste, la mia amica, non avesse affrontato con me gli ultimi anni di università negandomi così la sua contagiosa simpatia (per non parlare dei suoi capelli super svolazzanti) alcune giornate ,soprattutto quelle invernali, fredde e piovose sarebbero state veramente difficili da affrontare. Quindi a te… Grazie!...
Ieri l’ultima prova : sono uscita per l’ennesima volta indenne da orde di ragazzini ansiosi che si mangiavano unghie fino all’osso, da ascelle puzzolenti dovute non alla scarsa igiene ma al groviglio di ormoni impazziti che pullulava nell’ambiente, da scene “madri” degne solo del defunto Merola…Ma finalmente ce l’ho fatta! Ho consegnato la mia domanda di laurea… e se tutto va bene a dicembre è finita! E questa ex commessa, nonché ex barista, nonché ex cameriera, nonché ex operaia, nonché ex baby-sitter, nonché ex disegnatrice di pantegane, finalmente diventerà (ribadisco: Speriamo!) una dottoressa in scienze dei beni culturali!... Ed ogni volta che ci penso, mi tornano sempre in mente suor Zelinda e quei topi al guinzaglio, a riprova del fatto che, anche chi nella vita si sente fuori posto, “strano” o “diverso” alla fine, se lo vuole, può volare!
Scusate questa divagazione, ma sono così affezionata a questi miei giovani exploit, che un giorno di questi li scannerizzerò e ve li mostrerò. (eh no che non voglio risparmiarvi!) Comunque tutto questo serviva solo come scusante per sfogarmi un po’ con voi, perché ieri non è stata una giornata tanto semplice per me, (ad onor del vero, nessuno degli anni universitari lo è stato), quando anni fa decisi di riscrivermi nuovamente all’università non immaginavo sarebbe stata così dura, ora che è quasi finito tutto e la laurea è alle porte ( speriamo!) anche la mia pazienza, la mia forza l’entusiasmo ed il coraggio sono arrivati al capolinea! Se Celeste, la mia amica, non avesse affrontato con me gli ultimi anni di università negandomi così la sua contagiosa simpatia (per non parlare dei suoi capelli super svolazzanti) alcune giornate ,soprattutto quelle invernali, fredde e piovose sarebbero state veramente difficili da affrontare. Quindi a te… Grazie!...
Ieri l’ultima prova : sono uscita per l’ennesima volta indenne da orde di ragazzini ansiosi che si mangiavano unghie fino all’osso, da ascelle puzzolenti dovute non alla scarsa igiene ma al groviglio di ormoni impazziti che pullulava nell’ambiente, da scene “madri” degne solo del defunto Merola…Ma finalmente ce l’ho fatta! Ho consegnato la mia domanda di laurea… e se tutto va bene a dicembre è finita! E questa ex commessa, nonché ex barista, nonché ex cameriera, nonché ex operaia, nonché ex baby-sitter, nonché ex disegnatrice di pantegane, finalmente diventerà (ribadisco: Speriamo!) una dottoressa in scienze dei beni culturali!... Ed ogni volta che ci penso, mi tornano sempre in mente suor Zelinda e quei topi al guinzaglio, a riprova del fatto che, anche chi nella vita si sente fuori posto, “strano” o “diverso” alla fine, se lo vuole, può volare!
In bocca al lupo!
RispondiEliminaE aspetto di vedere le pantegane, mi hai messo una curiosità!
Stamattina ti ho chiamata proprio per darti la carica stellina mia, per dirti un "dai, su forza!", per dirti che siamo tutti molto fieri di te, per dirti che il tuo sbocciare da bocciolo a rosa è questione di attimi, sta per succedere. Per dirti che sei stata coraggiosissima, forte e determinata. Per dirti che che non tutti avrebbero affrontato tutto questo con la tua volontà e la tua grinta. Per dirti che si, ce la stai facendo. Per dirti che noi ci siamo, di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, noi ci siamo. Sempre.
RispondiEliminaPs si esige scansione di Rapunzel con topolino. :)
Cascano a pennello queste tue parole :) Io sto per iniziare la facoltà di Architettura a Torino.. e credimi vedere la voglia che ci ho messo per la preparazione al test e la caparbietà con cui ho rifiutato un 'posto' da infermiere (al quale ormai quasi tutta italia ambisce) per inseguire i miei veri sogni.. mi porta proprio a pensarla come quanto hai appena scritto ^.^ Da oggi ti seguo anch'io, scrivi davvero bene è un piacere leggerti :*
RispondiEliminathedemetrastra.blogspot.it
le vere sfide arriveranno dopo, quando ti dovrai confrontare con lo schifo di mondo lavorativo che abbiamo!!!!
RispondiEliminane so qualcosa dopo che tutti gli uomini di casa sono dovuti andare in africa per lavorare e per avere uno stipendio dignitoso per vivere!
io ormai sono una vedova bianca! e diciamo grazie al nostro stato e ai nostri politici per questo bel futuro che laasciano ai nostri figli!!!
comunque in bocca al lupo e ....baci!!!
Sai che la tua amica dai capelli svolazzanti adesso inizia ad aver paura della discussione? Mi sono "incastrata" a pensarci martedì, dopo la consegna della documentazione...vabbè, l'importante sarà finire...e soprattutto sarà fantastico farlo insieme!
RispondiEliminap.s. Un angolino di post dedicato a me? Cibo per la mia anima egocentrica! ahahahah
Grazie a te, che mi hai permesso di entrare nel tuo piccolo mondo incantato e nel tuo dolcissimo cuore. Ti voglio bene!
vola e sogna...il futuro è nelle tue mani...ti auguro che tutto ciò che desideri si avveri, un abbraccio immenso Lory
RispondiEliminaCara Emanuela, ho scoperto oggi il tuo blog, e con questo post... tu guarda il destino..
RispondiEliminaio sono Silvia piacere di conoscerti, e anch'io come te ho seguito il mio sogno fino all'ultimo, fino alla laurea, dopo vari lavori, un matrimonio, e una figlia ....
non mettere dei forse, hai determinazione, e io ti faccio tantissimi in bocca al lupo!!
a presto
Silvia
Che bello questo post, davvero commovente! ricordo ancora la stana sensazione del miei momenti post laurea, quando non ci credevo proprio che fosse finita, che avevo in mano il titolo di dottore, che la mia insicurezza cronica non mia aveva fermato. E anche se poi nella vita non è poi gran cosa, a me almeno è servito per rendermi più sicura, più forte. Ce l'avevo fatta! Io, proprio io!
RispondiEliminaQuindi carissima, non sai quanto ti capisco... a parte la passione per i topini s'intende!
Chapeau alla tua determinazione.
RispondiEliminaL'università mi ha prosciugato le energie: ricordo quella sensazione a un metro dal traguardo.
Purtroppo io, al di là dell'interesse per la materia, non ho imboccato la strada più adatta a me: tu hai il vantaggio di aver fatto una scelta più consapevole, che ha sostenuto il tuo entusiasmo.
Aspetto dicembre per congratularmi con te e chiamarti dottoressa.
P.S. Io da piccola avevo iniziato a disegnare un bestiario, principalmente con insetti e ragni, accompagnati dalle descrizioni che trovavo sull'enciclopedia. Forse non avrei dovuto smettere.
Baci e buon fine settimana!
Complimenti per l' ostinazione e la costanza, ammiro le persone come te. La suora mi ha fatto un po' ridere e i topi al guinzaglio mi ricordano i disegni onirici di Nicoletta Ceccoli. Sono cresciuta insieme a una cugina creativa, ricordo ancora l'invidia per il cane che aveva disegnato in prima elementare e che la maestra ha mostrato a tutti....se ti consola non solo ero una ciofeca in disegno ma pure la matematica non mi piaceva! Più sfilata di così. In bocca al lupo per l aurea. Eli
RispondiEliminaScusa scrivo in fretta e non controllo sto benedetto iPad scrive quello che vuole lui.......sfilata=sfigata; l aurea=laurea!!!!!
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