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domenica 26 giugno 2011

Una favola "noir"

...E' quasi come ritrovarsi catapultati in un quadro di Monet, o magari Renoir, oppure un film di Burton...
Potrebbe somigliare ad   un viaggio ,  fatto in compagnia di   Stregatto o Brucaliffo... Sperando che il cappellaio matto abbia le sembianze di  Johnny Deep!






Mi piace molto quell'atmosfera gotico-romantica dello stile vittoriano, dove non si riconosce in effetti un vero e proprio stile, ma un insieme di tendenze appartenenti a periodi diversi....come la tavolozza di un pittore dove i colori si mescolano formando vortici di pura creatività! 
Nato con il regno della regina Vittoria nel 1837, lo stile vittoriano racchiude quell'istinto libertario, quel desiderio di slegare le persone dal  concetto di massificazione che era nato  con la rivoluzione  industriale,quando la nascita dell'industria favorì   la produzione di oggetti e mobili in serie.
L'era vittoriana, segna quindi, l'esplosione di opzioni creative, dalle forme e tecniche audaci...




I designer del periodo si distaccarono  quindi da una visione   lineare, simmetrica  per muoversi in totale libertà. 
Il medioevo costituisce sicuramente  la prima fonte di ispirazione , ma  le pareti multicolore , le  facciate asimmetriche e le vertiginose inclinazioni dei tetti conferiscono alle abitazioni vittoriane  un'ambientazione da favola dai toni noir!...





Personalmente è questa la libertà che sogno, rivivere il passato senza uno stile che detti le regole, senza un mobile che possa omologare il mio status, senza un ordine che possa "sconvolgere" il mio  intricatissimo disordine mentale...










giovedì 16 giugno 2011

Con tutto il "balcone" che posso ...

Oh, quale luce vedo sprigionarsi
lassù, dal vano di quella finestra?
È l’oriente, lassù, e Giulietta è il sole!
Sorgi, bel sole, e l’invidiosa luna
già pallida di rabbia ed ammalata
uccidi, perché tu, che sei sua ancella,
sei di gran lunga di lei più splendente....
... Queste sono le parole che Shakespeare  ha fatto pronunciare a Romeo in un appassionato monologo d'amore rivolto alla sua Giulietta...  Il  poeta  al quale tanti, tantissimi registi e sceneggiatori  contemporanei guardano ancora come al baluardo della modernità., aveva già colto nel lontano Cinquecento  quel particolare fascino del balcone... Un così apparantemente banale, particolare architettonico intorno al quale si incentra la più bella , struggente e rinomata  storia d'amore di tutti i tempi...
...E noi? Cittadini del mondo moderno che non  ricevono (almeno quasi mai) dichiarazioni d'amore dall'alto del balcone, possiamo comunque considerarlo un piccolo rifugio dove poter riversare i nostri pensieri, le nostre passioni  e perchè no?... tutta la nostra vena "voyeuristica"!


Certo, non è un giardino... Ma vi stupirete sapendo che qualcuno riesce persino ad adibirlo a piccolo orto?...
Io NO!...

 Gli ingriedenti?...Dunque:
1 pizzico  di fantasia
3-4 spolverate di colore
1 ora di tempo libero
pollice verde q.b
cuore a volontà!...
Mescolate energicamente il tutto... Et voilà : Il vostro balcone è pronto!












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