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lunedì 15 aprile 2013

Come muovere i primi passi nel mondo del Restauro: piccola guida pratica

Buongiorno e buon inizio settimana! Oggi vorrei riprendere un discorso che ho tralasciato un anno fa e che avevo cominciato su questo blog con l'intento di aiutarti a compiere i primi passi nel mondo magico del restauro. Ti è mai capitato di avere tra le mani un oggetto, come un baule, una lampada, una cornice o meglio ancora un vecchio mobile ereditato dalla nonna per esempio, e non sapere cosa farne per le brutte condizioni nelle quali versava? Oppure sei un amante dell'antiquariato e dei mercatini, vorresti comprare, ma sei frenato dalla paura di sbagliare e beccarti il cosiddetto 'pacco'?  Ho pensato allora di mettere a disposizione la mia passione e la mia conoscenza per  aiutarti  a riconoscere un mobile autentico da una copia in stile o da un falso, dandoti  anche qualche consiglio su come intervenire, qualora ce ne fosse la necessità, sugli oggetti e i mobili di tuo interesse. Sulla scia del progetto dedicato all'antiquariato a cui ho dato vita circa un anno fa (http://shabbyfreak.blogspot.it/2012/02/scuola-di-antiquariato-lesson-number.html) (dove mi sono fermata al mobile rococò), ti ricordo che imprescindibile da ogni intervento di restauro è la conoscenza dei vari stili e le varie epoche legate al manufatto, solo così infatti puoi scegliere e valutare su quali mobili intervenire e quali interventi fare appunto.. Ti consiglio di compiere i tuoi primi passi nel mondo del restauro lavorando su oggetti di scarso valore come un vecchio comodino per esempio, o una vecchia sedia che conservi in cantina, in modo che tu possa   affinare la tecnica  e allo stesso tempo evitare di rovinare un mobile di pregio.
Importante è quindi portare avanti uno studio sulla storia e gli stili dei mobili, e fare tanta pratica per poter diventare un esperto artigiano e un valente conoscitore dell'antiquariato, e solo a quel punto sarai pronto a compiere il salto, lavorando  anche su un mobile antico.
Esistono tre tipi di restauro: quello conservativo, quello antiquariale, quello commerciale.


Con il restauro conservativo, si  ripara e si protegge dal degrado il manufatto. E' l'intervento richiesto dai musei e dalla Sovrintendenza alle Belle Arti. In questo caso non si apportano integrazioni alla struttura ma il lavoro svolto deve essere visibile.

Con il restauro antiquariale si riporta all'antico splendore la struttura originale del mobile che deve essere tenuta sempre ben presente. E' la pratica che richiedono i proprietari privati per i propri mobili.

Il restauro commerciale è quella pratica veloce e brutale che viene eseguita con il solo scopo di rendere più veloce la vendita del mobile accelerando i normali e accurati passaggi di un restauro eseguito ad hoc. Questa pratica spesso, rovina lo stesso mobile, svalutandone anche il suo valore antiquariale.



Distinguere tra un mobile vecchio e un mobile antico.

Sono considerati mobili d'antiquariato, quei mobili realizzati fino alla seconda metà dell'Ottocento, mentre con la dicitura di 'mobile  vecchio', si intendono quei mobili costruiti dalla fine dell'Ottocento. 

Mobile in stile e mobile falso

Il mobile in stile è un pezzo costruito a imitazione di uno stile del passato, ma con tecniche e materiali moderni, non necessariamente rispettosi di quelli dell'epoca. 
Il mobile in stile imita solo esteriormente l'estetica degli originali, quest'ultimi hanno infatti costi nettamente superiori 
Un mobile falso invece è costruito imitando esattamente esemplari antichi utilizzando tecniche e materiali che si avvicinano a quelli dell'epoca. A volte, 'il falso' è riprodotto così bene da mettere in difficoltà anche i più esperti del settore.

Probabilmente ora ti chiederai: "Ok, ma come faccio a riconoscere gli stili e le tecniche del passato?'
Non ti preoccupare perché settimana dopo settimana ti spiegherò gli stili, i materiali e le tecniche utilizzate dagli antichi artigiani.

Conclusioni

Un consiglio molto importante che voglio darti riguarda il tuo approccio al restauro:  non considerarlo il  come un semplice intervento riparatorio, ma concepiscilo con un diverso atteggiamento  mentale teso ad  avvicinarti alla  storia  primitiva dell'oggetto. Solo così puoi rispettare ed amare il mobile e la sua storia evitando di cancellare del tutto i segni del tempo, agendo con rispetto su di esso senza apportare modifiche snaturanti forme e funzioni originali.
Il restauro è un atto d'omaggio  verso l'oggetto che riesce ad arrivare a noi attraverso le epoche, verso chi l'ha utilizzato e verso chi ne ha concepito l'idea e il progetto. Un bravo restauratore entra nella mente dell'artigiano che ha costruito il manufatto, osserva ogni singolo particolare e indaga sulle motivazioni che hanno indotto a preferire una determinata forma, un determinato materiale e una specifica tecnica

Per oggi mi fermo qui, lunedì prossimo ti spiegherò quali sono le caratteristiche che ti permettono di riconoscere un mobile antico. Buona giornata e a presto!


3 commenti:

  1. Non vedo l'ora di leggere il prossimo post.
    Sono appassionata di questi mobili e ne possiedo alcuni.
    Grazie!

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  2. Sempre interessantissimi questi tuoi post!

    RispondiElimina

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