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venerdì 30 marzo 2012

Il mobile Rococò


Buongiorno a tutti! Sono di nuovo qui a parlarvi di antiquariato, il mio scopo è quello di aiutarvi nella scelta del mobile giusto, infatti, nel caso vorreste gettarvi a capofitto nell'impresa di comprare un oggetto di valore,  queste piccole nozioni vi aiuteranno sicuramente a fare chiarezza nell'individuare  i materiali e gli elementi stilistici giusti.
Lo stile Rococò dominò il campo dell'arredo nel primo Settecento, soprattutto sotto l'influsso della Francia, infatti, proprio lì vennero raggiunti straordinari risultati grazie al lavoro di validi  artigiani come ad esempio Meissonier,  il famoso decoratore della stanza da letto di Luigi XV, che utilizzando  disegni fantastici che riproducevano cascate, rocce, conchiglie e stalattiti, ispirò la nascita del termine "Rocaille", che divenne un vero e proprio stile decorativo caratterizzato da motivi floreali, arabeschi, volute, cupidi, figure cinesi e conchiglie a pettine. Oltre a Meissonier, anche il famoso architetto d'interni ed intagliatore parigino  Pineau contribuì, con le sue grandiose incisioni sia  ad influenzare  le arti decorative, sia all'ampia diffusione dello stile Rococò. Ci furono molte novità nel campo dell'arredo, come per esempio la nascita del boudoir, che rifletteva la nuova importanza sociale acquisita dalla donna, inoltre veniva richiesto un maggior confort legato alla progettazione degli interni e alla loro suddivisione in base alle differenti funzione alle quali venivano adibiti. In base a queste nuove esigenze, i mobili del primo Settecento, nonostante presentassero ancora motivi rinascimentali e barocchi, apparivano comunque più leggeri. La corte francese continuava ad essere "l'arbitro del gusto, ma dopo il regno di Luigi XIV i modelli si fecero meno severi e più capricciosi.

Elementi stilistici


Gambe en cabriole: La gamba en cabriole prende spunto dalle zampe posteriori degli animali e può avere avuto origine dai modelli cinesi. A differenza delle forme precedenti, in genere non ha traverse.

Piedi a sfera artigliata: Era una tipologia di piede intagliato solitamente abbinato ad una gamba en cabriole. La forma potrebbe derivare dal modello cinese dell'artiglio di  drago che stringe una perla. All'inizio del Settecento divennero più comuni i piedi a zoccolo.


Motivo a conchiglia: La conchiglia fu utilizzata a partire dal Rinascimento e simboleggia Venere e l'amore. In epoca Rococò i motivi a conchiglia, a forme mosse, furono impiegati su tavoli, mobili contenitori, sedie e specchiere.
Cuoio stampato: Raffinati rivestimenti in cuoio venivano prodotti in Spagna  e portogallo ed esportati in tutta Europa. Il cuoio era spesso inciso e decorato con impressioni per mezzo di stampi.Talvolta dipinto o dorato e utilizzato come rivestimento per mobili e pareti. 


Bronzo dorato: Le decorazioni applicate in bronzo fuso, dorato a fuoco, erano parte integrante dei mobili francesi eleganti. Pensate per proteggere l'impiallacciatura, avevano anche funzioni ornamentali ed erano fissate con piccoli chiodi. Gli artigiani adottavano motivi decorativi tipici dell'epoca Rococò o mascheroni appartenenti alla tradizione  rinascimentale.
Marqueterie floreale: Gli intarsi in legno ad elaborati motivi pittorici furono usati come elementi decorativi per tutto il XVIII secolo, tuttavia gli ebanisti inglesi, abbandonarono la marqueterie  intorno al 1730 a favore dell'ornamento intagliato.


Per oggi la lezione termina qui, spero di non avervi annoiato e soprattutto di esservi stata utile. Vi aspetto la prossima settimana con la seconda parte sullo stile Rococò...Buon fine settimana!




mercoledì 21 marzo 2012

Tempo di Arte... nel tempio dell'arte.


Buongiorno a tutti! Spero che il sole risplenda su di voi, dovunque vi troviate! Qui nel Lazio è esplosa una bellissima giornata, nonostante ieri minacciasse di piovere, anzi, nonostante qualche goccia di pioggia sia caduta, lasciando spazio però, subito dopo, soltanto ad un cielo plumbeo che mi ha ricordato un malinconico panorama londinese che mi è capitato di ammirare alcuni anni fa, e che mi fa pensare ai pittoreschi  paesaggi di Constable e Turner...
Chiudo questa romantica parentesi, senza però abbandonare il tema "arte", sono infatti molto felice ed orgogliosa di farvi sapere che dal 2 aprile comincerò i miei corsi di "storia dell'arte" in collaborazione con uno dei miei negozi locali preferiti: http://www.cavalierivernici.it/ .

Henri de Toulouse-Lautrec, "La Toilette" 1896,  "Il bacio"  1892

 "Cavalieri" è un negozio che, per chi come me, è amante delle belle arti e del "fai da te", è una vera fucina di ispirazione. Al suo interno potete trovare  tutto ciò di cui avete bisogno, dagli acquerelli, ai colori per il legno, dalle cornici alle tele di ogni forma e dimensione, dalle stupende lampade tiffany, ai prodotti per il restauro... Ogni volta che varco la soglia del negozio è come se mi immergessi in un fantastico  mondo, entro in quella che è la mia dimensione ideale e non vi nascondo che rimango lì per ore. Fortunatamente c'è chi me lo permette: il simpaticissimo Fabio, che con  grandissima pazienza  mi  sopporta mentre io, indisturbata, gironzolo tra gli scaffali, curiosando e  respirando l'odore di trementina che sprigiona da ogni angolo del locale.

Henri de Toulouse-Lautrec, "Jane Avril" 1891 " La clownesse Chau-u-Kao au Moulin rouge" 1895

Fabio è subentrato alla gestione del negozio, fondato dalla sua famiglia nel 1948, e con la sua esperienza riesce a mandare avanti tutto da solo, conciliando  gli importanti impegni che il negozio comporta, con la voglia di crescita ed innovazione. E proprio dall'esigenza di crescere e trasmettere conoscenza  artistica  anche all'interno di una piccola città come la nostra, nasce il progetto dei corsi, che prevede un ampio ventaglio di discipline, tra cui anche la storia dell'arte appunto  e tecniche decorative all'avanguardia  come lo shabby chic per esempio, le due attività di cui mi occuperò personalmente, non vedo l'ora! I corsi di storia dell'arte cominceranno il 2 aprile e sono molto molto contenta e soddisfatta di poter mettere finalmente a frutto tutto il lavoro teorico portato avanti nell'ambito dell'università...

Pablo Picasso, "Les bagneuses" 1918, "Les bagneuses" 1920.


                           "I colori come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni." 


Pablo Picasso, "Maternità" 1963, "Due donne che corrono sulla spiaggia" 1922

...Buona giornata...

mercoledì 14 marzo 2012

A scuola di antiquariato 2 : Il Barocco parte II


Buongiorno a tutti! Come state? Spero bene, anzi , benissimo! Dunque, oggi riprendiamo il discorso sul "barocco", uno stile che oltre ad essere particolarmente ricco ed opulento, risulta  molto difficile da incanalare in una categoria specifica! Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati; vi avevo accennato le caratteristiche principali  di alcuni  elementi stilistici, quindi , la tornitura, l'intarsio, lo stucco dorato, i mobili in argento dorato ed il commesso in pietre dure, a questi, aggiungeremo: l'intaglio sul legno, l'intarsio alla Boulle, la laccatura,i tessuti ad arazzo, la maniglia ad anello e le stravaganti commissioni di Luigi XIV.
La maniglia ad anello in ottone, ricorre in diversi arredi del XVII secolo, e veniva applicata sui mobili semplici, come su quelli più importanti. L'ottone era il materiale impiegato per tutti i mobili dell'epoca.
L'intaglio su legno, è invece una tecnica a bassorilievo che veniva realizzato con essenze dure, come il legno di quercia. Il legno più tenero consentiva la creazione di motivi più dettagliati come quelli presenti sugli arredi di fattura italiana o francese.


Per ovviare il problema di reperibilità e costo degli arredi in vera lacca di origine cinese e giapponese, gli artigiani europei svilupparono una tecnica che utilizzava diversi strati di vernice o gommalacca ad imitazione proprio della finitura orientale! Decoravano così le parti sia in legno che in metallo dei mobili, seguendo ovviamente il gusto del periodo.
L'intarsio a Boulle invece, è un tipo di intarsio che prende il nome dall'ebanista francese André-Charles Boulle che ne realizzò gli esempi più raffinati. l'intarsio alla Boulle prevede l'accostamento di materiali diversi come ottone, avorio,essenze ebanizzate, tartaruga, in un complesso disegno che crea un effetto pittorico. la combinazione più utilizzata prevede l'inserto in ottone su un fondo in tartaruga.


Roma in quanto sede del papato, fu fautrice di importanti e fastose commissioni, congeniali a riflettere la potenza della  chiesa cattolica. L'influenza della grande città si estese a molte città della penisola, facendo dell'italia e soprattutto dello Stato pontificio, la culla del Barocco. 
La Francia di Luigi XIV , il famoso re Sole fu un tripudio di elementi tesi a glorificare l'immagine del sovrano. Re Sole chiamò alla sua corte artigiani provenienti da tutta Europa per realizzare arazzi e arredi. Due creazioni in particolare sono sicura che vi interesseranno e sono : La sedie Fauteuil in legno dorato e il divano canapé Luigi XIV sempre in legno dorato.


Per quanto riguarda la Fauteuil, presenta decorazioni sull'ampio e basso schienale, sui braccioli, sulla fascia della seduta, sulle gambe, la decorazione prevede motivi ad intaglio con volute, conchiglie, racemi, fiori e rosette. Solitamente mascheroni di satiri con copricapo decorano la parte superiore delle gambe che hanno piedi e zoccolo.
Il divano canapé Luigi XIV, si presenta con braccioli decorati con foglie d'acanto e motivi ad intreccio, ha sei gambe con volute che riprendono gli stessi motivi ornamentali e sono unite da due traverse incrociate, questo dettaglio è molto importante perché ci permette di distinguere questo genere di divano dal moldello successivo. Solitamente il rivestimento veniva realizzato o con stoffa ricamata o con velluto operato.
Bene, spero anche questa volta di esservi stata utile, vi lascio con un capolavoro architettonico del barocco italiano a cui sono particolarmente affezionata: la splendida chiesa di Santa Croce a Lecce, vi auguro una buona giornata, e mi raccomando non perdetevi la lezione sul settecento ed il mobile rococò!







venerdì 9 marzo 2012

...E la sedia "savonarola" ritrova l'antico splendore!


Buongiorno a tutti ! Oggi è una splendida giornata qui nel Lazio! Sono molto carica e piena di ispirazione ma soprattutto  sono felice di presentarvi un altro lavoro svolto in laboratorio di cui vi avevo accennato nelle precedenti  lezioni sul rinascimento: ecco qua una vecchia sedia "savonarola" durante, e dopo essere stata sottoposta ad una tecnica di invecchiamento...












Ecco qua la sedia "savonarola" nella sua nuova veste splendente! 
Avete fatto caso come gli intagli hanno acquistato un certo movimento grazie alla magia del chiaroscuro? Questo è un lavoro che ci ha tenuti impegnati per una sola giornata, è piaciuto molto al proprietario e posso dire inoltre che  nonostante l'apparente facilità di esecuzione della tecnica di invecchiamento, questa,  necessita di un'attenzione ed una sensibilità particolare legate ad un occhio allenato. 
Per quanto riguarda le lezioni di antiquariato, non perdetevi la prossima, dedicata alla seconda parte sul barocco! Inoltre, presto ci saranno delle novità che vorrei condividere con voi, quindi non mancate, vi aspetto!!! 











martedì 28 febbraio 2012

A scuola di antiquariato, lezione numero 2: Il barocco (prima parte).



Buongiorno a tutti! Sono di nuovo qui a parlarvi di mobili, di storia, di bellezza, tutto ciò che è racchiuso nella parola "antiquariato".  La scorsa settimana ho cercato di condividere con voi la mia modesta conoscenza riguardo il periodo rinascimentale, quest'oggi andrò avanti, seguendo ovviamente un ordine cronologico, scrivendo del periodo barocco, in questo modo  spero  di essere d'aiuto a coloro che faticano a riconoscere i vari stili legati alla fattura di un determinato mobile, e allo stesso tempo ho la possibilità di confrontarmi anche con voi che siete espertissimi di stile e buon gusto.
Comincio con il sottolineare la grande varietà che contraddistingue il periodo barocco, che in termini di tempo abbraccia tutto il XVII secolo ed oltre, espandendosi in varie parti d'Europa, fino a toccare le colonie americane.
I tratti stilistici che  caratterizzano questo periodo davvero molto fastoso sono: la tornitura, l'intarsio, lo stucco dorato, i mobili in argento dorato, commesso in pietre dure, e per adesso mi fermo qui altrimenti rischierei di prolungarmi troppo.



La lavorazione del legno a tutto tondo venne adottata, con l'uso del tornio, per gli arredi provinciali dell'epoca. Solitamente venivano realizzati pesanti balaustri in quercia, non come quello qui sopra che ha una linea più leggera, infatti man mano nel corso del secolo, vennero adottati elementi stilistici meno pesanti. 
L'intarsio, consiste nella tecnica di inserire piccoli frammenti di essenze diverse in una superficie di fondo per formare disegni complessi. Per i frammenti da comporre venivano utilizzate lamine di legno esotico come mogano, oppure essenze locali come il ciliegio, e il susino. I frammenti potevano mantenere il loro colore naturale o essere tinti.
Lo stucco dorato, ha origine in Italia e si diffonde in seguito in Francia e Inghilterra. Il motivo decorativo veniva intagliato nel legno, e poi ricoperto con strati di una miscela di colla e polvere di gesso. Quando induriva, la decorazione veniva nuovamente incisa e dorata. La tecnica era utilizzata per vari tipi di mobile.
Il mobile in argento dorato, era il simbolo di uno status sociale, molto raro,  posseduto solo da chi era estremamente ricco, come l'eccentrico re Luigi XIV di Francia che aveva arredato intere sale della reggia di Versailles con questi mobili sfarzosi, alcuni  cercarono di imitare l'effetto dell'argento dorato con l'uso della lamina d'argento, senza ottenere, naturalmente, lo stesso effetto.


Commesso in pietre dure, di cui vi ho riportato l'immagine sopra, (la seconda), consiste in un disegno formato da tessere ricavate da pietre semipreziose colorate e levigate, come agata, calcedonio, diaspro e lapislazzuli che venivano accostati in una sorta di mosaico. La tecnica venne  portata al culmine dell'eccellenza a Firenze e veniva utilizzata principalmente per la decorazione di piani di tavolo e pannelli di stipi. Normalmente venivano raffigurati animali, volatili, fiori e paesaggi.

La prima parte dedicata al barocco per oggi finisce qui, perché sono alla ricerca di foto più esplicative e che possano darvi, un' idea maggiormente concreta dell'aspetto di questi manufatti. Ora scappo, la bottega mi aspetta, vi lascio, e vi aspetto la prossima settimana, ciaoooo!!!!


  

venerdì 24 febbraio 2012

Il bello dello shabby chic


Buongiorno a tutti! Questa mattina vorrei parlarvi dello shabby chic, stile che io adoro e con il quale mi diverto spesso a cambiare il look a mobili ed oggetti di ogni genere. Bene, molti di voi lo conosceranno già da tempo, aiutati anche dai molti blog che trattano l'argomento in modo costante ed esaustivo, ma non tutti forse sanno che l'esigenza di decorare il mobile, in generale, ha radici molto antiche. In passato le decorazioni solitamente venivano realizzate tramite il sistema della laccatura, con lacche ottenute da colle naturali, gesso e pigmenti, un tipo di lacca  usato era per esempio, la "lacca povera" veneziana, che si otteneva  mescolando la "sandracca", una resina, con la trementina di venezia. Tecnica questa che richiedeva alte competenze professionali, sia per quanto riguardava le modalità di esecuzione, sia per la conoscenza dei materiali usati. La bravura di Rachel Ashwell, inventrice dello shabby chic, che possiamo tradurre come " trasandato elegante", risiede invece  nella capacità di aver inventato un tipo di decorazione, lanciando dunque un vero e proprio stile,  assolutamente accessibile a chiunque possegga un minimo di manualità e voglia di creare!



 Lo shabby chic non richiede infatti competenze professionali,   perché non esistono regole precise, ognuno può decorare il suo mobile a piacere, utilizzando il bianco, l'avorio o colori pastello, e i segni dell'usura possono essere più o meno   accentuati in base al gusto personale.


Con lo shabby chic parliamo dunque di "recupero", perché non andremo a lavorare su mobili molto antichi e importanti, ma una volta trasformati, questi, possono essere accostati tranquillamente anche al mobile di antiquariato, alleggerendo l'insieme come solo lo shabby appunto sa fare!  

lunedì 20 febbraio 2012

A scuola di Antiquariato, lezione numero1: Il rinascimento


Salve a tutti cari amici, e buon lunedì! Quanti di voi, amanti degli oggetti antichi si sono trovati di fronte all'annosa questione del "sarà autentico o sarà un falso? Sarà d'epoca o sarà in stile"? Tutte domande legittime per appassionati che si avvicinano al mondo del mobile antico, che vorrebbero comprare e tante volte si astengono per paura di sbagliare, e di  spendere tanti soldi portandosi però a casa la cosiddetta "crosta"!
Oggi il mobile antico oltre ad essere di moda, garantisce possibilità di investimento essendo un bene mobile che aumenta il suo valore nel tempo. Affinché però ciò sia possibile, è importante saperlo riconoscere, per questo è fondamentale conoscere i diversi periodi che hanno caratterizzato i vari stili. Partiremo quindi dal rinascimento italiano (da non confondere con l'europeo), escludendo tutto ciò che è stato creato prima, e cioè a partire dal 4000a.C, consapevole del fatto che  rischierei di annoiarvi e di farvi perdere l'interesse per quello che invece è un mondo davvero interessante e poliedrico.
La particolarità dei mobili rinascimentali consiste nel tipo di essenza usata, prevalentemente noce, dunque una tra le più  pregiate, i  decori possono essere  ad intarsio con inserti in avorio, pietre dure ed essenze preziose come l'ebano, dipinti o riccamente intagliati con motivi ripresi dal mondo classico.


Purtroppo non sono riuscita a reperire foto che rendano pienamente l'idea della bellezza degli intagli e degli intarsi, vi basti sapere però che l'identificazione dei materiali è fondamentale, poi vi spiegherò bene anche come fare per riconoscerli, evitando così di sbagliare. 
Vorrei precisare, per chi non lo sa, che il rinascimento è un fenomeno che nasce in Italia e in particolare a Firenze  nella seconda metà del XIV secolo  penetrando con la sua influenza altri paesi europei. 
E' importante distinguere un mobile rinascimentale autentico, da un mobile "in stile", in quanto quest'ultimo sarà il frutto di una riproduzione fedele del modello rinascimentale, ma realizzato in un epoca diversa e soprattutto più recente, come per esempio questa seggiola modello "savonarola", da non confondere con il suo modello autentico.


Il telaio della  prima veniva realizzato solitamente con l'essenza più pregiata, la noce nazionale, e  la seduta in cuoio. Per quanto riguarda  la seconda sedia, oltre alla noce,possono essere impiegate altre tipologie di essenza, anche più di una in una stesso pezzo, in questo caso il legno viene tinto per conferirgli quel colore scuro e caldo appartenente esclusivamente alla noce. In laboratorio abbiamo iniziato il restauro del secondo tipo di sedia, e sono molto ansiosa di mostrarvi le varie fasi del lavoro...
Ci sarebbe da scrivere ancora molto in proposito, ma dato che non sono un'insegnante e faccio tutto questo per il puro piacere di condividere ciò che amo con voi, vi lascio, per chiudere in bellezza, con questa opera a dir poco fantastica e rappresentativa del periodo in questione, un abbraccio a tutti e alla prossima settimana con la lezione sull'esuberante mobile barocco.











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